Carta bianca data a Point Contemporain da Eko Sato

Pubblicato da Roland Mallet il

Dal 21 aprile all'8 maggio 2021, la Galerie Eko Sato presenta la mostra "The Garden of Eternity" con gli artisti Jonathan Bréchignac, Sophie Deltombe, Clémentine Dupré, Léo Fourdrinier, Lucie Linder, Maud Louvrier - Clerc, Rachel Marks e Heloïse Rival. Questo evento è una carta bianca data a Point Contemporain sotto la guida dei curatori Valérie Toubas e Daniel Guionnet.

"Quindi lascia all'ingresso di questo giardino dell'eternità i tuoi pensieri sull'assoluto, la tua fede nella padronanza del tempo", ci dicono. Niente di tutto questo esiste qui. La fantasia della vita eterna è rappresentata sotto forma di simboli, che, come il cipresso o la gru nella cultura giapponese, traducono la longevità. L'immortalità può essere consumata anche attraverso lo zenzero blu o alcuni funghi. I paesaggi del Monte Yoshino, spesso raffigurati ricoperti di fiori di ciliegio, sono apprezzati come luogo di ritiro dove il tempo non ha presa e dove le arti si esprimono più intensamente che altrove. Perché questa è senza dubbio una delle chiavi dell'immortalità: si trova nel linguaggio di poeti e artisti, nella creatività della mente, quando l'esistenza stessa si fonde con l'immanenza della natura, attraverso la sua contemplazione e celebrazione, nell'espressione del suo la bellezza, la sua complessità e i suoi misteri ... "

Maud Louvrier–Clerc presenta la tela Architecture réelle, Architecture virtuelle 9 dell'omonima serie che può essere trovata nel libro Empreinte durable pubblicato nel 2021 da Editions Lord Byron.

“Come un esoscheletro”, ci dice l'artista, “una griglia di filo di nylon forma una composizione centrale in cui la vernice sarà alloggiata o meno. L'attrattiva della sua struttura attrae feed che riecheggiano quella dei social network. La griglia simboleggia la pixelizzazione della nostra vita e il suo riempimento, la sua evoluzione. Volontariamente o a nostra insaputa, grazie ai cookie, i vincoli della nostra vita quotidiana sono infatti integrati per sempre in una memoria collettiva virtuale, che cresce ogni giorno. Architettura infinita, questa registrazione dei nostri dati li immortala ma ne altera l'identità. "

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