Mostra personale di Gaël Davrinche alla Galerie Vazieux di Parigi da Dal 20 maggio al 19 giugno 2021, organizzata da Olivier Kaeppelin, curatore della mostra e autore del catalogo della mostra Faire face modificato da Éditions Lord Byron.
La mostra di Gaël Davrinche dal titolo "Faire face" è concepita come una retrospettiva. Va dal 2005 al 2017, periodo durante il quale l'artista si dedica alla rappresentazione della figura umana esclusivamente attraverso il ritratto dipinto. Un soggetto che vede come una sfida in un momento in cui questo genere pittorico e il suo mezzo, la tela, vengono abbandonati per nuovi mezzi. Nel corso della serie, si impegnerà in una vera e propria esplorazione del potenziale espressivo del soggetto umano.
“Ponendosi la questione della legittimità del ritratto dipinto, in un momento in cui la commissione non esiste più, Davrinche ha affinato negli anni il suo pensiero, in particolare con la serie Under the skin o Kalashnikov. Fondamentalmente libero, il suo gesto è a volte incisivo e nervoso, a volte perfettamente meticoloso. L'audacia con cui l'artista alterna gli stili, passando dal realismo colto all'espressionismo più spontaneo, illustra tutto l'attaccamento alla pittura come mezzo dalle possibilità ancora inesauribili, sebbene la critica abbia più volte annunciato il contrario. "
Fanny Giniès
“Il dipinto nei dipinti di Gaël Davrinche è l'espressione di un viaggio, di un viaggio, la manifestazione dell'essere un dipinto verso un altro, come in questo dipinto intitolato Fillette à la colombe, animato perché che possiamo chiamare, seguendo Augustin Berque o Marc-Alain Ouakn nella “traiettoria”. Il pittore passa, senza che si rilevi alcuna sillabazione, da Rembrandt a Marlène Dumas senza dimenticare Manet. Non si tratta di un'aggiunta di forme ma al contrario di ciò che le lega tra loro per "fare un quadro", cioè un dispositivo progettato per interrogarci e affrontarci. "
Olivier Kaeppelin