Laurent de Verneuil, Saraï Delfendahl. L'art magique, Parigi, Éditions Lord Byron, 2021
1a edizione
Edizione di 220 esemplari numerati da 1 a 220
Copertina rigida, 23 x 28 cm, 132 pagine
Edizione bilingue: francese, inglese
Tradotto dal francese da Ben Lenthall
ISBN: 978-2-491901-20-2
Saraï Delfendahl. L'art magique è il catalogo pubblicato in occasione della mostra “Saraï Delfendahl. I nostri pensieri selvaggi” che si svolge presso la galleria Scène Ouverte di Parigi dal 21 ottobre al 4 dicembre 2021.
È la prima monografia sull'artista e si avvicina retrospettivamente al suo lavoro eminentemente autobiografico costituito principalmente da mobili, dipinti, monotipi e sculture in ceramica.
Saraï Delfendahl è un'artista francese nata nel 1961. Vive e lavora tra Parigi e Garnay. Diplomata all'École Nationale Supérieure de Création Industrielle di Parigi, non nasconde le sue prime ambizioni artistiche, ben lontane dalla sua formazione iniziale. Parallelamente all'attività alimentare nella pubblicità e per molti anni illustrando il nascente Courrier internazionale, sviluppa dapprima una pratica artistica contraddistinta da una grande economia di mezzi. Dai cellulari di carta colorata agli acquerelli, dai dipinti ai monotipi, il suo lavoro si distingue per l'ingenuità e la stranezza della sua estetica, soprattutto in una serie di quaderni che ha prodotto quotidianamente per sei anni. In seguito ha scoperto la ceramica, che le ha permesso di creare le sculture che l'hanno resa famosa oggi.
Laurent de Verneuil è uno storico dell'arte. Ha studiato storia dell'arte all'Università di Parigi I - Panthéon-Sorbonne. Nel 2004 inizia un lungo e seminale legame con Patrick Favardin presso la galleria À Rebours e con lui fonda la galleria Favardin & de Verneuil, che ha diretto e chiuso nel 2012. La loro collaborazione ha portato a numerose mostre e pubblicazioni celebrate da critici come Les frères Cloutier, La Lampe Gras, Steiner e l'avventura del design , Body & Soul. New International Ceramics, Le Décor est Planté e My Blue China presso la Fondazione Bernardaud a Limoges. Parallelamente a queste attività, ha studiato e scritto per molti anni sul funk californiano degli anni '60 e sul posto del know-how nelle belle arti. È un autore riconosciuto sul posto della ceramica nell'arte contemporanea e sta attualmente preparando numerosi cataloghi di mostre e monografie d'artista.